VERBALE ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 24 novembre 2011 in Biblioteca DE Amicis
30/11/2011
VERBALE ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 24 novembre 2012 in Biblioteca DE Amicis
30/11/2012

VERBALE ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 21 aprile 2012 in Biblioteca DE Amicis

VERBALE ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 21 APRILE 2012 in Biblioteca DE Amicis

Apre i lavori il Presidente Rocco Rocca. Sono disponibili tre deleghe ad essere rappresentati, di cui il presidente verifica la validità. I Soci presenti compreso le deleghe sono 22 su 74 soci iscritti e aventi diritto al voto.
Essendo l’assemblea riunita in seconda convocazione essa risulta validamente costituita e il Presidente dà inizio ai lavori.

1. Relazione di bilancio.

Il presidente illustra due bilanci consuntivi:

1.1. Il primo è riferito all’anno solare 2011

Il bilancio (necessario per obbligo statutario) viene proiettato sulla lavagna luminosa e illustrato nelle sue diverse parti. La parte centrale comprende i saldi dei conti dell’anno 2011, a sinistra ci sono i saldi 2010 (aprile- dicembre) e destra i saldi 2012 (gennaio marzo). Tutti i movimenti della vita sociale sono quindi riassunti nel documento. I dati risultano poco confrontabili perché riferiti a periodi di durata diversa, per cui il presidente propone di esaminare il bilancio successivo, che il presidente sottolinea contenere gli stessi dati solo totalizzati su periodi differenti, e di approvare i due bilanci in solido, come espressione delle stesse cifre solo differentemente rendicontate.

1.2. Il secondo e riferito al periodo aprile 2011 / marzo 2012

I saldi del periodo sono posti a confronto con i saldi dell’analogo periodo precedente ( aprile 2010 / marzo 2011). C’è una flessione delle entrate da quote associative, compensata da maggiori entrate per convenzioni e da due donazioni (forse non ripetibili), per una maggiore entrata di 3500 euro su 3000 dell’anno precedente. Più che raddoppiate le uscite, le cui voci in ordine di importanza sono le spese in formazione, l’inchiostro (stampa di cd e materiale di comunicazione) di cui tuttavia esiste ora una riserva a magazzino, le attrezzature, i CD e la cancelleria (essenzialmente tutto materiale di consumo), oltre ad alcune spese non evitabili (assicurazione, banca e posta).
Risulta comunque un avanzo di esercizio di 733 euro, che si somma all’avanzo dell’esercizio precedente (1700 euro) per costituire un piccolo fondo di dotazione necessario per fare fronte alle spese future, che si ritengono in probabile crescita per lo sviluppo dell’attività di comunicazione e di stampa di CD.
Al termine dell’esposizione l’Assemblea approva entrambi i bilanci, che sono stati pubblicati sul sito adovgenova.com, e che vengono comunque allegati in copia cartacea al presente verbale.

2. Relazione sullo stato della compagine sociale.

2.1. Andamento delle iscrizioni

Il presidente mostra l’andamento delle iscrizioni nel tempo (grafico iscrizioni / mese dal aprile 2010 a marzo 2012) che mostra una tendenza alla flessione delle nuove iscrizioni, compensata dalla iscrizione in via eccezionale di 10 genitori della scuola americana nel mese di marzo 2012. Nell’anno trascorso sono entrati 40 nuovi soci, mentre le uscite sono 22. C’è quindi un incremento del numero dei soci in termini assoluti.
La flessione nelle iscrizioni mensili viene addebitata ad una graduale perdita di efficacia del principale canale di diffusione della associazione, rappresentato dai pieghevoli in esposizione alla biblioteca Berio. Si propone che questo venga compensato da una maggior presenza sul territorio, (ad esempio, biblioteche comunali, e centri civici), possibile solo attraverso un presidio del territorio da parte dei soci in base al proprio indirizzo di residenza o di lavoro. Si pensa quindi a volontari che si assumano la responsabilità della distribuzione del materiale informativo dell’Associazione su definiti comprensori territoriali.

2.2. Analisi della partecipazione dei soci alle attività sociali

2.2.1. Soci uscenti

I due diagrammi illustrati (visibili sul sito e comunque allegati in forma cartacea) mostrano le letture fatte, il periodo di attività, e il periodo di inattività dei soci uscenti.
Esso dimostrano che chi lascia ha smesso di svolgere attività in associazione da molto tempo e, salvo tre persone la cui uscita è motivata da ragioni personali, o non ha mai iniziato a collaborare, o hanno collaborato pochissimo. In parte questo dipende in parte da una difficoltà dell’associazione a farsi carico delle difficoltà iniziali di inserimento, specie in relazione all’uso del computer, rispetto a cui occorre meglio organizzarsi, in parte dalla mancata motivazione delle persone: Il presidente fa rilevare in proposito la strana circostanza di ben 9 persone che si sono presentate e hanno compilato il modulo di iscrizione, e non hanno mai perfezionato l’iscrizione stessa pagando la quota associativa, nonostante le ripetute sollecitazioni, che dimostra come a volte la conferma della propria motivazione non sia scontata.

2.2.2. Soci in essere

Completamente diversa la situazione dei soci in essere: lo stesso tipo di grafico mostra che il livello di partecipazione all’attività è altissimo, mentre quasi nullo è il tempo di inattività, almeno per 40 persone.
stanno cominciando a collaborare altre 10 persone dopo un iniziale periodo di difficoltà ad inserirsi. Per le iscrizioni recentissime mancano ovviamente i dati di impegno. C’è poi un gruppo di 15 persone che per scelta consapevole sono solo sostenitori e non svolgono attività di lettura. Molti sono però impegnati in altre attività di tipo organizzativo (scansione di testi da distribuire in lettura, coordinamento dei lettori).

3. Analisi del lavoro compiuto.

3.1. Scuole, insegnanti e alunni coinvolti dall’attività

Il grafico col confronto della situazione nell’anno scolastico corrente con l’anno passato mostra nelle tre principali scuole convenzionate (Pontedecimo, Bertani, Burlando) ci sia stato quasi il dimezzamento del numero degli insegnanti, coinvolti, delle classi seguite e del numero di alunni sostenuti. E’ nato invece un nuovo importante lavoro alla Scuola americana (ISG), e il lavoro al I.C. largo san Francesco da Paola si sia convertito dalle medie (dove il lavoro è scomparso) alle elementari (Mameli) dove è esploso.
Delle difficoltà di lavoro nelle scuola parleranno poi i responsabili delle scuole stesse, ma il fatto che emerge è che il nostro lavoro è fruttuoso solo dove incontra un terreno favorevole sul piano della collaborazione e interazione positiva tra ADOV, insegnante, genitori ed alunni, dove questi ultimi vengano davvero seguiti e istruiti e motivati all’uso degli strumenti ricevuti da un ambiente favorevole, amichevole protettivo e stimolante. Diversamente si incontrano ostacoli che bloccano il circolo virtuoso e vanificano l’intervento demotivando i ragazzi, o impedendo addirittura loro di farne uso.
Questo spiega l’alta “mortalità” tra i soggetti che avrebbero dovuto fruire degli strumenti prodotti.

3.2. Letture fatte e testi consegnati.

Per contro, questo più ridotto numero di utenti richiede un lavoro equivalente o superiore a quello degli anni precedenti, a dimostrazione del fatto che la domanda individuale di servizi è molto cresciuta.
Il grafico delle letture fatte per scuola e per anno mostra una apparente più o meno piccola diminuzione del numero delle letture: costanti a Pontedecimo, in lieve diminuzione alla Bertani, in drastica riduzione alla Burlando, mentre sono senza confronto con l’anno precedente il gran numero di letture fatte per la Mameli e l’ISG. Questi numeri non tengono conto del peso relativo delle singole letture, nel senso che il numero di pagine assegnate per ogni lettura è molto cresciuto nel frattempo, a fronte di una maggiore capacità di assorbimento dei lettori.
Questo trova conferma nel numero di testi prodotti e consegnati alle scuole, che è complessivamente superiore a quello degli anni precedenti, come risulta dall’elenco dei testi consegnati per scuola / insegnante / classe, e dalla crescita del catalogo dei libri letti che ha superato le 100 unità.
Si consolidano quindi i casi di esito positivo e di successo dell’intervento.

3.3. Implicazioni organizzative

Il presidente sottolinea come questo quadro, relativo alla maggiore partecipazione dei soci, e alla efficacia del lavoro svolto, pur su un campione più ridotto di persone, rappresenti nell’insieme un grande risultato, frutto del l’impegno dei volontari, ma soprattutto frutto del grande sforzo organizzativo svolto dal consiglio precedente, ora ridotto di numero. Sforzo che non può continuare a gravare su poche persone.
Il mantenimento di questo risultato è condizionato dalla distribuzione di questo carico di lavoro su un numero maggiore di persone, che si occupino non solo di leggere, ma anche di organizzare le letture e le attività degli altri.
Questo comprende: la gestione delle richieste di lettura da parte degli insegnanti, la acquisizione dei testi digitali, la suddivisione delle letture tra i lettori, la raccolta e il controllo delle registrazioni, la masterizzazione dei cd e la loro consegna all’utente.
Ma comprende anche: la gestione e l’addestramento dei nuovi soci, la formazione all’uso delle tecnologie informatiche su cui si basa il nostro lavoro, ai fini del loro rapido inserimento nella attività sociale.
Gli interventi dei soci in assemblea, veramente interessati e partecipi ed interattivi, hanno descritto questo sviluppo come una forma di “adozione” che i vecchi soci devono fare rispetto ai nuovi soci, al fine della loro crescita personale,
E comprende anche: la cura della qualità della lettura, mediante l’ascolto e al correzione delle registrazioni, e mediante il sostegno e la partecipazione attiva ai corsi di formazione alla lettura espressiva e la strutturazione di laboratori di lettura ad alta voce, che aiutino i lettori ad essere consapevoli delle loro possibilità espressive, in un contesto di formazione permanente.

3.4. Richieste di collaborazione

Poiché nulla di tutto questo potrà essere realizzato senza il coinvolgimento di un certo numero di persone, viene anticipato che verranno fatte richieste di volontari disposti a impegnarsi in questo senso.
Il presidente sottolinea come sia importante che coloro che assumono responsabilità in associazione partecipino su invito del Consiglio stesso alle riunioni del Consiglio, condividendo i problemi e le decisioni, formando così un gruppo di persone capace e consapevole che diventi la struttura portante e l’elemento identitario forte e solido su cui si fonda ogni futuro sviluppo.
4. Elezioni del nuovo consiglio direttivo
Il presidente ritiene che su questa piattaforma si possa procedere alle elezioni del nuovo consiglio.
Poiché si sono candidate solo tre persone, tutte facenti parte del Consiglio uscente, ed essendo, per norma statutaria, tre il numero minimo dei componenti del Consiglio, si ritiene inutile andare alla conta dei voti, le elezioni avvengono per alzata di mano, su ogni singolo candidato.
In tal modo Rocco Rocca, Gianna Parodi e Chantal Seys sono tutti eletti, ciascuno, dall’assemblea con l’unanimità dei consensi.

Il presidente chiede di avere una breve pausa, e i lavori si fermano per 10 minuti

5. I nuovi strumenti tecnologici

5.1. Dropbox

Chantal parla della grande innovazione rappresentata dall’uso di Dropbox per lo scambio dei dati (letture da fare / letture fatte) con i lettori, che semplifica enormemente il lavoro da fare per chi coordina e per chi rioceve. Dropbox rappresenta inoltre un valore aggiunto per chi lo installa, consentendo di proteggere i propri dati personali e di scambiarli con i propri amici. D’ora in poi sarà l’unico modo con cui sarà organizzato il lavoro di interscambio di dati tra i soci

5.2. Il nuovo sito adovgenova.com

Rocco illustra il ruolo di informazione e di comunicazione (aperta anche ai non soci) rappresentato da questo strumento, ma sottolinea come esso non debba essere visto come uno strumento mono direzionale (dal Consiglio direttivo ai soci).
Esso è invece pensato come uno strumento bidirezionale, che consente, mediante la possibilità di inserire commenti sia sulle pagine che sugli articoli senza limiti di numero, a tutti di inserire le loro domande, le loro proposte, le loro critiche e i loro apprezzamenti, di aprire dibattiti, in una parola di interagire.
Vuole esser quindi non solo uno strumento di informazione in cui tutti (vecchi soci, nuovi soci, aspiranti soci, osservatori esterni, di avere una risposta alle loro domande, ma anche uno strumento di partecipazione e di condivisione.

6. Relazione sulle attività svolte nelle scuole

6.1. L’esperienza nelle scuole.

Mancano purtroppo per ragioni personali sia Gianna, (responsabile di Ponte decimo) che Marilena (responsabile della Burlando), che non possono quindi relazionare.

6.1.1. La Bertani

Silvana parla della esperienza alla Bertani, sottolineando gli elementi di difficoltà che spesso vanificano l’intervento stesso a favore dei ragazzi. Dove ciascuna delle parti in causa (insegnante, genitore ed alunno) possono svolgere un ruolo negativo.
Spesso la ragione va trovata nella difficoltà che ancora si incontra nel diffondere l’uso del computer, visto dagli insegnanti come un mondo sconosciuto, con cui non sanno come rapportarsi, per cui sono incapaci di trasferire delle necessarie istruzioni per ml’uso, e visto dai genitori più come un oggetto di svago e quindi un pericolo di deviazione, da non affidare ai bambini, che non come uno strumento di apprendimento.
Il limitato numero di utenti che realmente traggono profitto dal nostro lavoro è un elemento critico da non sottovalutare e richiede un mutamento di strategia.

6.1.2. L’ISG International School in Genoa

Chantal ci parla della situazione privilegiata in cui I dislessici operano nella sua scuola, con l’appoggio di insegnanti solo per loro, e del contesto positivo del rapporto tra insegnanti e tra insegnanti e genitori ( e tra alunni ed alunni) in cui i ragazzi vivono questa esperienza.
In pratica la scuola può essere considerata un laboratorio, dove l’introduzione del nostro lavoro avviene in condizioni ottimali.
In questa realtà ottimale la percezione da parte di tutti, la scuola, gli insegnanti, i genitori, i ragazzi ed i loro compagni è di grande soddisfazione e apprezzamento per il contributo ricevuto.

7. Progetto lettura sussidiari per le elementari

L’analisi sul lavoro nelle scuole se conferma la validità dell’aiuto rappresentato dal nostro lavoro, evidenzia limiti nel suo efficace utilizzo, e chiede correttivi.
Il primo correttivo proposto è quello di spostare l’intervento soprattutto sulle scuole elementari. Per la maggiore efficacia dell’intervento precoce, per la maggiore facilità da parte dei bambini di accettare di essere aiutati, per il contesto più protettivo, e non ultimo per il minore volume di libri da leggere per coprire il fabbisogno: per ogni livello di classe solo due libri: il sussidiario e i percorsi di lettura, molto meno corposi e più veloci e forse gratificanti da leggere. Inoltre i sussidiari adottati sono relativamente pochi.
Il secondo correttivo è quello di cercare di aggiungere al sistema delle convenzioni, che prevede un rapporto con la singola scuola per aiutare il singolo bambino, un sistema che consenta di dare i libri letti a tutti i bambini in tutte le scuole, mediante un lavoro di informazione agli insegnanti sulla loro disponibilità.
A questo scopo stiamo cercando la collaborazione delle case editrici.
Essenziale avere il libro digitale, o dalla casa editrice, o dalla scuola eventualmente convenzionata.

8. Collaborazione con le biblioteche

La nostra associazione vive in simbiosi col sistema bibliotecario urbano, con cui ha sottoscritto un protocollo di intesa. Trova ospitalità presso la De Amicis, evitando tutte le spese che deriverebbero dalla necessità di una sede,e che ci da un ritorno di immagine e credibilità essenziale. Ha dall’inizio un progetto di dono alle biblioteche del patrimonio di audiolibri di Pavia: il dono di ormai circa 1000 libri, di cui quasi 300 sono anche a catalogo della De Amicis, cui si aggiungono tutti i libri letti da noi.
Entrambi questi progetti non hanno marciato per mancanza delle risorse necessarie per la loro acquisizione da parte delle Biblioteche, ma ora sembra ci sia un programma di intervento che dovrebbe risolvere. In assenza tuttavia, l’Adov potrebbe intervenire. Un lavoro (etichettatura e masterizzazione dei cd) che per una persona solo è una montagna, ma diviso tra 20 o 30 persone, e diluito un poco nel tempo non è insormontabile.
Intanto noi portiamo avanti il progetto “leggiamo la DE Amicis”, leggendo testi di narrativa ad hoc. Ultimo parto “bambini nel bosco” di Beatrice Masini, il libro più venduto lo scorso anno.
Si stanno delineando nuove collaborazioni con le altre biblioteche del sistema urbano (Gallino, Cervetto) e con le biblioteche comuni limitrofi (Serra Riccò, che ha costruito una sezione cartacea per dislessici, di cui ora diamo lettura, e a cui aggiungiamo la nostra narrativa per ragazzi).

9. La lettura in pubblico

Grande successo ha avuto l’iniziativa “Voci da sfogliare” a Bogliasco, ora in corso il progetto di replica alla Biblioteca Berio (8 maggio sera) e alla biblioteca Gallino (23 maggio pomeriggio), mentre abbiamo una richiesta a Recco per giugno.
L’attività rappresenta una bella occasione per i soci lavorare insieme a qualcosa di simpatico e gratificante ed è un modo importante per dare visibilità all’Associazione. Quindi verrà se possibile proseguita, nella convinzione e nella speranza che attiri sempre un maggior numero di volontari che abbiano voglia di mettere alla prova le capacità acquisite in questo tipo di manifestazioni.

10. Formazione

10.1. Corsi di lettura espressiva

Il primo corso si è svolto a gennaio, con soddisfazione di tutti i partecipanti. E’ in progetto un secondo corso a maggio, per ora con solo 9 iscrizioni. Rocco sollecita una maggiore partecipazione, essendo questo un passaggio importante per persone che realizzano il loro volontariato nel dono della voce. Avere consapevolezza di tutte le potenzialità dello strumento vocale di cui tutti siamo dotati è fondamentale per migliorare la qualità del dono che facciamo, perché esso sia meglio accettato e goduto da coloro a cui lo doniamo.

10.2. Corsi sull’uso delle tecnologie (audacity, dropbox)

Finora svolti a livello di sostegno individuale, rappresentano un impegno cui si cercherà di rispondere.
Al termine dei lavori, l’assemblea si scioglie

 

Firmato: Il Presidente
Rocco Rocca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *