Il libro nasce come una favola per bambini, destinata a divertire, una piacevole lettura anche per un pubblico adulto. Il mondo di Oz è bizzarro, popolato di stravaganti personaggi, dove l’impossibile è pura realtà. Dalla grigia prateria del Kansas, un poderoso tornado trasporta la piccola Dorothy con tutta la sua casa fino al meraviglioso regno di Oz: questo è l’inizio di uno dei classici della letteratura per ragazzi più letti e amati di tutti i tempi.
Tra streghe cattive e streghe buone, in compagnia dell’allegro cagnolino Toto, Dorothy si incamminerà verso il terribile e potentissimo mago, il solo che possa esaudire il suo desiderio di tornare a casa.
Lungo il viaggio, Dorothy e Toto incontreranno tre personaggi stravaganti che si uni-ranno a loro per chiedere l’aiuto del potente Mago: il Leone Codardo, infelice perché privo del coraggio che tutti si aspettano da lui; l’Uomo di Latta, nato senza un cuore e per questo incapace di provare dei veri sentimenti; lo Spaventapasseri, che si sente stupido poiché privo di un cervello.
Attraverso un viaggio ricco di incontri straordinari e divertenti avventure, insieme raggiungeranno infine la splendida Città di Smeraldo, incontreranno il Mago e scopriranno se stessi.
Una splendida fiaba da cui emerge l’importanza dell’amicizia, tesoro prezioso che può aiutarti in momenti tristi e della conoscenza di sé, che spesso è offuscata da ciò che gli altri pensano di noi, tanto da condizionare il nostro modo di vivere. Il mago di Oz è un libro geniale e coinvolgente. Lo scrittore L. Frank Baum riesce con l’astuzia a dimostrare come non bisogna guardare lontano per vedere ciò che è dentro di noi. Quello di Dorothy alla ricerca di Oz è un viaggio interiore, una favola a lieto fine che tutti dovrebbero leggere.
La storia parla di un ragazzo quattordicenne di nome Filippo che lavora come sentinella davanti alla porta di un edificio dove la camorra spaccia la droga.
Lo fa perché vuole bene a suo fratello Carmine che sta diventando il vice di Toni, “il boss”, e non vuole tradire la sua fiducia. Un giorno suo zio Bianco lo porta in una scuola di judo cui a capo c’erano Gianni Maddaloni, allenatore di judo, e suo figlio, campione del mondo delle olimpiadi di Sidney nel 2000. Filippo facendo questa nuova esperienza conosce nuovi amici e si allontana dal “sistema” e nello stesso periodo si reca a scuola di piano dal suo professore di musica. Dopo la morte dello zio in un agguato per via di una faida tra clan (anche se non faceva parte di nessuna fazione), Filippo comincia a prendere più sul serio la scuola di judo fino a frequentarla regolarmente e sale di cintura molto in fretta grazie all’aiuto degli amici. In attesa del torneo nazionale, in un periodo strano per Filippo perché deve decidere se seguire il “sistema” o il clan” Maddaloni nella lotta alla camorra, subisce inoltre una gravissima perdita: il suo migliore amico Armando che era andato a scippare al suo posto insieme a Pasquale, un suo grande amico. Siccome non era molto bravo a guidare il motorino aveva perso il controllo: Pasquale era riuscito a salvarsi ma Armando, giovane promessa del calcio, era morto sul colpo. Il dolore affligge Filippo che cade in depressione per molti giorni e non si presentò per quasi un mese né in palestra, né a scuola, anche se già ci andava raramente. Quando si riprese scelse definitivamente di combattere la camorra insieme a Maddaloni e, assieme alla squadra, si presentò ai nazionali di judo supportato da tutti i suoi amici. Era determinato a vincere per Armando e usò tutta la sua rabbia ed il suo dolore come forza per vincere.
Fin da quando era piccola, Faith ha imparato a nascondere dietro le buone maniere la sua intelligenza acuta e ardente: nell’Inghilterra vittoriana questo è ciò ci aspetta da lei. Figlia del reverendo Sunderly, esperto studioso di fossili, Faith deve fingere di non essere attratta dai misteri della scienza, di non avere fame di conoscenza, di non sognare la libertà.
Tutto cambia dopo la morte del padre: frugando tra oggetti e documenti misteriosi, Faith scopre l’esistenza di un albero incredibile, che si nutre di bugie per dar vita a frutti magici capaci di rivelare segreti. È proprio grazie al potere oscuro di questo albero che Faith fa esplodere il coraggio e la rabbia covati per anni, alla ricerca della verità e del suo posto nel mondo.
La storia narrata dalla Hardinge, misteriosa, e dotata del fascino dell’Inghilterra Vittoriana, sa stupire e catturare, oltre che trasmettere un messaggio importante. Il libro non è solo un bel mystery dalle atmosfere dark fantasy, ma anche una sorta di manifesto sul femminismo e la parità dei sessi. Questa è una storia fantasy, ma è soprattutto la storia di una ragazza che cova il desiderio di vivere per la scienza quando il mondo si aspetta che lei non sia altro che una dolce creatura indifesa; di un’epica rivincita e di una sorta di rivoluzione sociale tutta al femminile; di una figlia e di un padre, che si amano ma non sono riusciti a dirselo, e di una madre e una figlia che non si capiscono, ma che forse hanno ancora una possibilità.
La storia di Faith: che per raggiungere la sua meta dovrà affrontare difficoltà terrificanti e verità difficili da digerire.
Una protagonista forte e indipendente, capace di mettersi in gioco e infrangere ogni regola pur di perseguire i propri obiettivi.
George vive con il suo maiale domestico Fred e due genitori ecoguerrieri che vorrebbero fare del figlio un coltivatore biologico, anche se a lui, più che a terra, piace guardare in cielo per contare le stelle.
Un giorno, grazie a una visita non autorizzata di Fred nel giardino accanto, il ragazzo conosce i suoi nuovi vicini: la fantasiosa Annie, il suo papà scienziato Eric, e anche Cosmo, il computer parlante più potente del mondo.
Cosmo è in grado di aprire, al centro del soggiorno, una finestra sulla vasta oscurità dello spazio, attraverso la quale i ragazzi scopriranno le meraviglie dell’Universo, come nasce e muore una stella, o come si formano i pianeti. George e Annie viaggeranno su una cometa ghiacciata come una grande palla di neve sporca, affronteranno tempeste di asteroidi e buchi neri, ma soprattutto dovranno proteggere Cosmo da chi vuole impadronirsi dei suoi poteri.
I concetti più astratti e apparentemente inavvicinabili sono resi percepibili attraverso immagini immediate, con la lucidità e l’originalità che solo un genio come Hawking può avere. Il lettore si trova davanti a un Universo che sorride, finalmente comprensibile
Con una storia semplice ma avventurosa, ci vengono trasmesse nozioni basi sull’universo intorno a noi e grazie a una grafica d’impatto ed a immagini strabilianti è come se con George viaggiassimo anche noi.
In modo semplice e comprensibile, ci vengono spiegati le basi della fisica e anche qualche nuova teoria.
Ciondolino è il buffo soprannome che, in famiglia, hanno dato a Gigino, il minore dei tre fratelli Almieri.
Tale appellativo è per lui molto irritante, ma è ancora più irritante passare le vacanze estive sui libri di scuola.
«Piuttosto che studiare, vorrei essere una formica!», esclama ad un tratto Gigino e, come per magia, il suo desiderio viene prontamente esaudito.
Superato lo smarrimento iniziale, Ciondolino si inserisce nella vita del formicaio e così ha modo di rendersi conto di quanto sbagliate fossero le sue convinzioni sulla vita degli animali.
La formica Ciondolino però è una formica strana, in quanto mantiene il suo modo di pensare umano: ciò, se a volte gli dà un vantaggio, più spesso gli procura dei guai.