testo e regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico d’Agostino
e con il coro di attori non vedenti e ipovedenti nato di volta in volta dal laboratorio su piazza
produzione Teatro dell’Elfo, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Sardegna Teatro
in collaborazione con Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Milano e di Cagliari
con il patrocinio di
Istituto David Chiossone onlus
Unione Ciechi e Ipovedenti Genova
Uno spettacolo che parla di cecità e del significato più ampio che ha oggi la parola “vedere”.
In un mondo ipereccitato dal bombardamento di immagini e suoni.
Il punto di vista è quello di un cieco, di chi guarda ma non vede, percependo la realtà circostante in modo differente.
La cecità come esperienza di vita reale, fisica, e come metafora sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale che ci riguarda in prima persona.
In scena saranno molti , attori professionisti e cittadini comuni, vedenti o non. Bastoni bianchi e occhiali scuri, andatura traballante e movimenti timorosi, ma anche ostinazione, entusiasmo, desiderio di rivalsa: un coro di ciechi come emblema di umanità, allegoria di una società smarrita e insicura, mai arrendevole.
CONTATTI
Relazioni esterne – Teatro della Tosse
Valentina Mancinelli
v.mancinelli@teatrodellatosse.it
010 2487011